mutuo a tasso variabile

Il mutuo a tasso variabile è un tipo di finanziamento caratterizzato da un tasso di interesse correlato all’andamento di un indice finanziario di riferimento, indicato dalla BCE, la Banca Centrale Europea.

Ciò significa che l’importo della rata muterà in base alle dinamiche di mercato relative al periodo di scadenza della rata successiva.

Negli ultimi tempi gli Istituti bancari hanno proposto nuove soluzioni di mutuo a tasso variabile: scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questa tipologia di finanziamento.

Mutuo a tasso variabile: indici di mercato

Molto spesso gli importi iniziali delle rate di un mutuo a tasso variabile sono piuttosto moderati rispetto a quelli che caratterizzano la modalità a tasso fisso. Alcune volte, però, il rialzo degli indici di mercato può essere notevole, comportando un sensibile aumento dell’importo del mutuo.

Generalmente gli Istituti bancari definiscono il tasso di interesse variabile, tenendo conto dei seguenti parametri:

Euribor: si tratta di un tasso interbancario che calcola il costo del denaro per gli Istituti bancari europei in riferimento alla cessione dei depositi. Sommando al parametro Euribor uno spread, ovvero la percentuale fissa definita dalla banca, si ottiene il tasso applicabile al mutuo.

Esistono diversi tipi di Euribor: mensili, trimestrali o semestrali, in base al tipo di rateizzazione. Nel contratto del mutuo viene indicata la tipologia di Euribor scelto e i criteri di calcolo per determinare gli interessi rata per rata.

BCE: è il tasso di interesse che la Banca Centrale Europea applica ai prestiti concessi alle banche private. Tale parametro, detto anche tasso ufficiale di sconto, varia periodicamente per motivi di politica monetaria. Non trattandosi di una variabilità continua, può offrire una certa stabilità al mutuatario.

Mutuo a tasso variabile: quando è consigliabile accenderlo

Il mutuo a tasso variabile è generalmente consigliato alle persone in grado di affrontare le variazioni dei tassi, potendo permettersi una certa flessibilità. Coloro che optano per un mutuo di questo tipo, potranno beneficiare di un minor costo del denaro finanziato. Generalmente, infatti, il tasso variabile è più basso di quello fisso.

È doveroso precisare che il mutuo a tasso variabile offre vantaggi anche agli Istituti di credito. Il titolare del mutuo paga, infatti, gli interessi in base all’andamento del mercato. Ciò garantisce alla banca la restituzione del denaro prestato, anche in caso di riduzione dei tassi.

Le rate del mutuo a tasso variabile possono essere variabili, costanti o crescenti. Nel caso di rata variabile, l’importo della stessa viene calcolato su una quota di capitale costante e una di interessi, tenendo conto del debito residuo.

Per quanto riguarda, invece, la rata costante, l’importo resta invariato, ma la durata del mutuo cambierà a seconda delle variazioni dell’Euribor. Ciò significa che, in caso di variazione del tasso, il piano di restituzione del mutuo verrà ricostruito con una durata che consenta il rimborso dell’intero capitale.

La rata crescente, infine, prevede un aumento dell’importo della stessa nel tempo. Questo tipo di mutuo è consigliato a quelle persone che contemplino un aumento futuro del proprio reddito, pur non avendo grande disponibilità economica alla firma del contratto.

Tasso variabile oggi

Attualmente il tasso di riferimento applicato dalla BCE sui mutui è del 4,50% (in crescita negli ultimi due anni). Il valore dell’Euribor è tra 3,84% e 4,19%. Un Mutuo a tasso variabile per un Importo di Euro 200.000 per acquisto prima casa e con durata 20 anni avrebbe una rata mensile media di circa Euro 650,00, fatti salvi gli eventuali parametri di riferimento per il calcolo dell’importo mensile (valore del bene, età e reddito del richiedente, provincia di Residenza e, in ogni caso, fattibilità dell’operazione a seguito di verifiche finanziarie sulla posizione che effettua l’istituto bancario prima di erogare il mutuo. )

5 commenti a “Mutuo a tasso Variabile”
  1. […] Con la surroga del mutuo è possibile, quindi, ridurre l’importo della rata mensile, ma non solo. La procedura permette di allungare o abbreviare la durata del finanziamento. È, inoltre, possibile richiedere un tasso di interesse diverso, ad esempio passando da un mutuo a tasso fisso a uno a tasso variabile. […]

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