tasso variabile con CAP

Il mutuo a tasso variabile con CAP prevede un tasso d’interesse che varia in base all’andamento dell’Euribor. La variazione, però, non può superare la soglia prefissata ( CAP) al momento della stipula del contratto per definire l’importo delle rate.

Che cos’è un Mutuo variabile con CAP

Il mutuo a tasso variabile con CAP è la soluzione intermedia tra il mutuo a tasso fisso e quello a tasso variabile. Questa opzione consente al mutuatario di tutelarsi dai rialzi eccessivi dei tassi, grazie al tetto massimo pattuito in fase contrattuale.

Questo tipo di finanziamento è consigliato a coloro che non vogliono accollarsi tassi d’interesse che vadano oltre un certo limite. Il CAP offre una garanzia: se il tasso d’interesse dovesse oltrepassare la soglia stabilita contrattualmente, gli interessi eccedenti non andrebbero pagati.

Diversamente, se gli interessi rimangono sotto il tetto stabilito, il mutuatario continua a pagare l’interesse definito dal calcolo. Il tasso d’interesse nel mutuo a tasso variabile è un po’più alto rispetto a quello di altri tipi di mutuo. Questo perché la protezione garantita dalla soglia massima rappresenta un elemento di rischio per la banca, pertanto lo spread (leggi qui che cos’è e quanto vale oggi) applicato è maggiore.

È doveroso ricordare che, nel caso in cui il mutuatario non fosse più soddisfatto dell’offerta, potrà sempre modificare il piano di mutuo.

Mutuo a tasso variabile con CAP: vantaggi e svantaggi

Come accade nelle altre tipologie di mutuo, anche il mutuo a tasso variabile con CAP presenta alcuni vantaggi simili, tra l’altro, a quelli del mutuo a tasso variabile. Il primo di questi riguarda un tasso di interesse iniziale più basso rispetto a quello che caratterizza il mutuo a tasso fisso (qui leggi tutto su questa tipologia di mutui).

Non possiamo evitare di menzionare la tutela dai rialzi improvvisi dei tassi d’interesse. Ovviamente, l’opportunità di conoscere l’importo massimo della rata già alla stipula del contratto è un gran vantaggio. Per non parlare del beneficio derivato dalla eventuale diminuzione dei tassi di interessi.

Detto questo, non possiamo mettere da parte gli svantaggi derivanti dall’accensione di un mutuo a tasso variabile con CAP. Uno di questi riguarda l’insicurezza sui costi futuri, determinata dal fatto di non poter sapere a quanto ammonterà l’importo totale del mutuo nel tempo.

Questo tipo di finanziamento potrebbe comportare un maggiore rischio d’insolvenza, qualora il tasso d’interesse dovesse aumentare notevolmente. Bisogna poi tener conto del rischio di aumento del tasso, che nonostante il tetto massimo stabilito dal CAP, potrebbe crescere nel tempo. Come già detto, il tasso di interesse potrebbe essere leggermente più alto, come accade nel mutuo a tasso fisso.

Come stipulare un Mutuo a Tasso variabile con CAP

Prima di stipulare un mutuo a tasso variabile con CAP, è consigliabile tenere conto della propria disponibilità economica e delle diverse necessità. Sarà opportuno valutare le offerte proposte dai vari Istituti di credito per scegliere la soluzione più idonea alle proprie esigenze.

Esiste, infine, la possibilità di rivolgersi a un consulente del credito esperto in mutui, che con la sua competenza e professionalità, potrà valutare le soluzioni migliori, interagendo con le banche e con i mediatori finanziari.

Concludendo, il mutuo a tasso variabile con CAP è consigliabile nei periodi storici in cui gli indici di riferimento quali Euribor o il tasso BCE sono bassi, pur prevedendo un loro rialzo nel tempo. Ricordiamo che non tutte le Banche concedono Mutui con tetto massimo.

1 commento su “Mutuo a tasso variabile con CAP”

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